TERAMO – Il “contro-bilancio” presentato dal centro-sinistra sulle attività della Giunta Brucchi viene duramente contestato dal consigliere Roberto Canzio, intervenuto in una nota per replicare alle contestazioni mosse. In primis quella fatta da Cavallari che ha parlato di “amministrazione delle tasse” a proposito dell’auento dell’addizionale Irpef dello 0,3% e della tassa istituita sui passi carrabili. “Il Pd dimentica che nel 90% delle città italiane l’addizionale Irpef c’è da anni, è più alta rispetto a Teramo e che i passi carrabili si pagano in tantissime realtà. Ciò significa che fino a quando si è potuto, ossia fino a quando i tagli da parte del Governo centrale non sono diventati insostenibili. L’introduzione di tali contributi – per Canzio, che ha ricordato tuttavia i correttivi applicati per rendere meno iniqua la tassazione – ha costituito fatto obbligato e sofferto”. “Insensate” ancora per Canzio le critiche sui “passi indietro fatti dalla maggioranza”. “In democrazia – dichiara il consigliere – si discute e quando ci si accorge che alcuni provvedimenti potrebbero generare effetti negativi sui cittadini, qualsiasi maggioranza non ha la facoltà di rivedere le proprie decisioni ma ha l’obbligo di farlo. Purtroppo tutti coloro che hanno studiato un po’ di storia sanno tuttavia benissimo quale sia il concetto di democrazia che ha una parte importante del centrosinistra”. “Impossibile – concoide Canzio – non sottolineare le considerazioni consigliere Alberto Melarangelo, il quale ci ricorda che un anno fa abbiamo approvato il progetto di recupero del Teatro Romano “ma siamo ancora in alto mare» evitando tuttavia ad arte di ricordare che, grazie a qualcuno che ha pensato bene di sdraiarsi sotto un camion della ditta esecutrice dei lavori, è stata impedita la rimozione e il trasporto in un luogo protetto delle pietre presenti nel Teatro, così come previsto dal progetto (Canzio fa riferimento a una dimostrazione di protesta organizzata dal papà del consigliere e da Piero Chiarini, entrambi esponenti dell’associazione Teramo Nostra, ndr). A seguito di ciò, oggi la Tercoop incassa circa ventimila euro in meno all’anno, con evidenti ricadute economiche sui propri soci-dipendenti, dal momento che le sono stati sottratti i parcheggi antistanti il Teatro e il Comune non incassa tremila euro per la tassa di occupazione di suolo pubblico che la Tercoop avrebbe dovuto pagare, se avesse avuto la disponibilità dei parcheggi. Dovrebbe ricordare anche – ha dichiarato canzio – che aver lasciato quelle pietre sul posto, con conseguente e continuo spostamento delle stesse all’interno dell’area di cantiere, è costato circa quarantamila euro e che la necessità di rimuoverle ha portato ad una richiesta da parte della ditta di circa ottantamila euro”.